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Come si riconosce: 
é specie arborea di altezza 10 - 15 metri, con chioma globosa irregolare. Fusto ad andamento sinuoso, con rami contorti che da giovani si presentano pubescenti, corteccia sugherosa. Foglie persistenti, semplici, coriacee, da ovate a ovato-lanceolate, con margine a denti mucronati, glabre nella pagina superiore, ricoperte da una peluria grigiastra su quella inferiore. Ghiande da ovali ad allungate lineari, ricoperte alla base e fino a metà, qualche volta oltre, da una formazione detta cupola, su cui sono presenti numerose squame di lunghezza variabile.  La Quercus suber L. fiorisce nel periodo primaverile, aprile-maggio, e fruttifica ad ottobre-novembre. E' stata riscontrata, accanto a questi biotipi annuali, la presenza di biotipi a fruttificazione mista. In questi casi la fioritura avviene normalmente in primavera, ma le ghiande maturano parte nell'autunno dello stesso anno di fioritura, parte nell'estate dell'anno successivo.

La sua distribuzione:

Areale di crescita della Quercus suber L.

La Quercus suber L. estende il suo areale dal bacino mediterraneo centro-occidentale alle coste atlantiche. Si ritrova in Spagna, Portogallo, paesi dell'Africa Settentrionale, Francia e Italia. Nel nostro paese essa è diffusa soprattutto nelle regioni tirreniche con particolare riguardo per le due isole maggiori, e fra di esse la Sardegna nella quale, trovando condizioni ideali di sviluppo, forma le più estese sugherete italiane. Vegeta preferibilmente su terreni silicei derivati da rocce scistose e granitiche, particolarmente abbondanti in Sardegna, con buona disponibilità idrica; raramente la si può trovare anche su terreni di origine calcarea, mai comunque su roccia nuda. Il suo limite altitudinale arriva a 800-900 metri.  
Altro elemento artificiale che ha favorito la diffusione di questa pianta sono gli incendi estivi. La Quercus suber L. , grazie alla sua spessa corteccia, riesce a resistere efficacemente al passaggio del fuoco, in questo favorita rispetto a Quercus ilex L. e Quercus pubescens Willd che, mancando di tale protezione, vengono danneggiate in maniera nettamente superiore.

Interesse economico: La Quercus suber L. è utilizzata principalmente per la produzione di sughero. Esso deriva da un tessuto meristematico di origine secondaria detto fellogeno e vaa sostituire l'epidermide quando essa in seguito all'accrescimento secondario della pianta viene eliminata. Il sughero è dunque un tessuto tegumentale, privo di spazi intercellulari, con cellule appiattite, allungate e disposte in più strati. Le pareti cellulari sono sottili e suberificate per la presenza di lamelle di suberina, sostanza chimica che conferisce al sughero particolari proprietà. Essendo infatti la suberina una sostanza impermeabilizzante, le cellule del sughero muoiono e si riempiono d'aria, assumendo così un forte potere isolante e proteggendo la pianta, ad es., dagli sbalzi di temperatura. Il sughero possiede inoltre la caratteristica di essere impermeabile ai gas ed all'acqua e di resistere efficacemente all'azione di diversi agenti chimici, carattere che consente una valida difesa della pianta dall'attacco di parassiti esterni.