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DOPO LA
LETTURA DELLA LEGGENDA "IL CAVOLO DELL'ASSUNTA", FACCIO IL
RIASSUNTO.
Era una
bella giornata di Aprile che Assunta aveva trascorso normalmente.
Il cielo del tramonto era color ruggine; l'Assuntina stava portando il
cavolo ai nonni che abitavano in Poggivecchi.
Busṣ alla porta due volte, ma dalla finestra vide che non c'era nessuno.
Allora decise di ritornare a casa, ma al ritorno vide il serpente Regolo
vicino alla grottaccia; si era lui !
Aveva la faccia quasi umana, il suo corpo assomigliava a una bombola del
gas.
Dalla paura rovescị il cavolo per terra, lo annuṣ e lo mangị,
impaurita Assunta anḍ verso casa.
Sdraiata sul letto decise di non raccontarlo a nessuno, coś questo
segreto se lo porṭ fino alla morte.
I vecchi raccontano che esisteva un gigante, Sansone.
Teneva il piede sul poggio di Nicolino;il ginocchio sul colle di
Valdiperga e le mani sulla
Capraia e sulla Gorgona;si dice che beveva l’ acqua del mare.I vecchi di
allora ci hanno tramandato questa storiella che faceva cosi:”ci vuole
100 kg di farina per fargli una pappina ma restava ancora affamato; per
fargli un paio di scarpe ci volevano 100 cuoi e 100 vacchine ma gli erano
piccoline e le regalava al cognato.
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