Il nome Riparbella sembra derivi da Ripalbella, nome dato al paese nel Medioevo, per la bianchezza del suo suolo, prevalentemente tufaceo.
Forse in antichità fu un borgo di origine villanoviana (i Villanoviani vissero intorno al 1000 a.C.) per i reperti rinvenuti nella zona.
Le prime notizie scritte su Riparbella risalgono al Medioevo (1000 d.C.) e parlano di un piccolo castello in mezzo ai boschi, e lo definiscono un luogo malsano e paludoso.
In questo periodo era sotto il possesso dell’Arcivescovo di Pisa.
Nel 1400 d.C. circa gli abitanti di Riparbella si arresero alla Signoria di Firenze.
Nel 1635 il granduca Ferdinando II dei Medici assegnò Riparbella ad un nobile veronese, il marchese Andrea d’Antonio Carlotti.
Il titolo di Marchesi di Riparbella oggi è acquisito dai Ginori, che ottennero tale titolo nel 1738.
Le notizie degli inizi del 1900 indicano Riparbella come zona ad attività prevalentemente agricola.
In località Acquerta sono stati ritrovati cunicoli e gallerie, forse risalenti ad epoca etrusca o romana, sicuramente appartenenti ad una miniera.
In località Belora e Bovecchio esistevano due castelli: furono borghi di antica origine, forse etrusca, visto che nel secolo scorso venne rinvenuta una Necropoli etrusca.
Il castello dei Meli, forse situato dove oggi è il poggio dei Feudi, diede nome alla chiesa di San Michele de Melis.
Il castello in località Strido ebbe una triste fama perché sembra che i suoi proprietari fossero molto intransigenti e feroci.

 

 

STEMMA: palo d’oro in campo azzurro con sopra un piccolo scudo avente un giglio fiorentino rosso in campo d’argento ramo di alloro e quercia sormontato da una corona a forma di castello.

 


Oggi Riparbella si stende sul crinale di una collina. Le case si stringono una all’altra lungo la via principale, poche le vie secondarie. In questi ultimi anni il paese si sta ingrandendo: sorgono nuove costruzioni e nelle campagne circostanti si sono sviluppati molti agriturismi. La posizione del paese attira infatti molti turisti poiché dista pochi chilometri dal mare ed è circondato da verdi colline. Per chi vuol fare una vacanza tranquilla, infatti nel nostro paese trova tutto ciò di cui ha bisogno: aria pulita, mare, campagna, percorsi storici ed ambientali.
Chi arriva è accolto dalla fontana posta al centro di una piccola e graziosa piazzetta, lungo la via principale si trovano la chiesa, il municipio, il monumento ai Caduti, molti negozi e bar. Oltre al paesaggio e all’aria salubre Riparbella offre altre attrattive: presepio animato, l’affresco nella chiesa, un campo da tennis e un bocciodromo. In estate poi è tutto un susseguirsi di feste, animate da vari tornei. Nel mese di novembre, oltre ai funghi, i turisti trovano la Sagra del cinghiale, cacciagione che possono gustare in mille ricette.
Un piccolo gioiello incastonato nel verde della campagna è Il Giardino, riserva ambientale dove vivono in libertà cinghiali, daini ed altri animali della fauna mediterranea. Per chi è alla ricerca di rilassanti passeggiate nel verde Il Giardino si trova al Km 3 della Statale 68. Riparbella va fiera inoltre del suo Comitato di Protezione Civile che si è distinto per gli aiuti portati in Kosovo e nel Molise durante l’ultimo terremoto.