
Mentre fino a qualche anno fa le maggiori fonti
di reddito dell'economia del paese erano basate sull'agricoltura estensiva,
dall'allevamento e dalla pastorizia, oggi si rilevano dati importanti per quanto
riguarda il terziario e in particolare il turismo. Il turismo è diventato da
qualche anno il motore trainante dell'economia della bassa Val di Cecina e anche
Riparbella ha avuto in questo periodo un forte aumento in questo settore dovuto
allo sviluppo di 8 agriturismi e alberghi.
Dal 1961 al 1991 con lo spopolamento delle campagne e il successivo fenomeno
dell'urbanizzazione, la popolazione attiva nell'agricoltura è passata dal 63,2%
al 26,3% a vantaggio dell'industria dal 22% al 29,5% e del terziario dal 14,8%
al 44,2%.
Nello stesso periodo la popolazione si è dimezzata passando da 2033 del 1961 a
1318 nel 1991. Negli ultimi 10 anni, dal 1991 al 2001, è leggermente aumentata
passando da 1318 a 1326 anche per via degli 85 stranieri che si sono insediati
nella zona negli ultimi anni.
La densità di popolazione è passata da 35 ab/kmq del 1961 a 23 ab/kmq del
2001.
Da notare lo sviluppo di un settore artigianale in crescita nel campo
dell'edilizia (realizzazione di manufatti in cemento esportati in tutta Italia).
Nell'ottica di una valorizzazione dell'economia rurale è stato promosso un
modello di sviluppo sostenibile che pone al centro dello sviluppo economico il
rilancio dell'ambiente rurale aperto ad iniziative di carattere agrituristico e
turistico. Infatti mentre fino a qualche anno fa le maggiori fonti di reddito
dell'economia del paese erano basate sull'agricoltura estensiva,
sull'allevamento e sulla pastorizia, oggi si rilevano dati importanti per quanto
riguarda il terziario e in particolare il turismo.
Il turismo è diventato da qualche anno motore trainante dell'economia della
bassa Val di Cecina e anche Riparbella ha avuto in questo periodo un forte
aumento in questo settore dovuto alla creazione di 8 aziende agrituristiche, 6
alberghi e 11 ristoranti. A Riparbella il movimento turistico ha raggiunto nel
2001 le 53000 presenze, risultato eccezionale se si pensa che nel non lontano
1997 se ne registravano 1216. Il risultato è ancora più interessante se si
analizzano meglio i dati statistici del 2000: più del 50% dei turisti passano
attraverso le strutture alberghiere e ciò costituisce un elemento qualificante
sul piano dell'offerta ed un punto di merito per gli operatori turistici
presenti sul territorio per aver puntato ad un turismo di qualità. Infatti a
Riparbella è stata fatta una pianificazione del territorio tesa ad incentivare
l'utilizzo delle risorse ambientali e dell'edilizia rurale per finalità
turistiche e agrituristiche e la valorizzazione e fruizione dell'ambiente
naturale (realizzazione di una rete sentieristica, creazione di un centro di
zona boscata con animali in libertà denominata Giardino, riscoperta delle
tradizioni paesane ed enogastronomiche).
Molte sono le attività che fanno conoscere ed apprezzare Riparbella ai turisti
italiani e stranieri:
- Sagra del cinghiale (terza domenica di
Novembre)
- Presepe animato (dal 24 Dicembre a tutto
Febbraio)
- Premio di pittura "Città di
Riparbella" (Giugno)
- Agrifiera (prima domenica di agosto)
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