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Il Brasile è uno stato dell’America Meridionale con capitale Brasilia. La lingua ufficiale è il portoghese e la religione più praticata è quella cattolica, con minoranze protestanti. E’ lo stato più esteso dell’America latina. La moneta è il Cruzeiro. Confina con tutti gli Stati dell’America Meridionale, tranne che con l’Ecuador e il Cile. E’ bagnato dall’Oceano Pacifico.

 

TERRITORIO

Il territorio brasiliano è essenzialmente costituito da un vastissimo altopiano che raggiunge le massime elevazioni nella parte sud-orientale della nazione; le vette più elevate sono il Pico da Bandeira 2890m, il Pico da Agulhas Negras 2787m. Troviamo anche pianure alluvionali formate dai grandi fiumi che attraversano il paese. Il maggior fiume del Brasile è il Rio delle Amazzoni che scorre lentamente e sfocia nell’Oceano Atlantico con un vastissimo estuario.

 

CLIMA

La temperatura media annuale è superiore ai 22°C, eccetto nelle zone meridionali e nelle regioni del Brasile atlantico dove è di 18°C. Dall’Amazonia al tropico si hanno forti escursioni termiche, cioè si alternano stagioni caldissime a stagioni più fresche.
Le piogge sono superiori ai 2.000 mm l’anno. La stagione delle piogge è quella estiva (ottobre-marzo), mentre la stagione secca è quella invernale (marzo-settembre).  
Lungo la costa, invece le piogge cadono nella stagione più fresca (marzo-settembre), mentre nell’interno si ha un clima semi arido, infine a sud il clima è subtropicale. La vegetazione è varia, si hanno foreste a foglie permanenti, savane e praterie.

 

POPOLAZIONE

Gli Indios, la popolazione autoctona del Brasile, è rappresentata da un piccolo gruppo, difficile da valutare. I coloni Portoghesi che intrapresero contro di loro una vera e propria persecuzione, e le malattie che portarono, hanno contribuito a decimare questo popolo. La popolazione è oggi composta dal 53% da bianchi, il 34% da mulatti e l’11% da neri. La religione predominante è quella cattolica (76%), altre religioni sono il buddismo, l’ebraismo, l’islamismo e inoltre gli Indios delle foreste seguono ancora i culti animistici.

 

STORIA E POLITICA

Il Brasile fu scoperto dal navigatore portoghese Pedro Alvares Cabral nell’aprile del 1500, quando approdò a Porto Seguro e chiamò la nuova terra Isola di vera Cruz. Il nuovo territorio, con il trattato di Tordesillas (7 giugno 1494) e poi con quello di Saragozza (1529), fu incluso come territorio d’espansione del Portogallo.
Fu colonia portoghese fino al 1822, quando Pedro I prese possesso del trono, ma nel 1831 i brasiliani si ribellarono e lo costrinsero ad abdicare a favore del figlio Pietro II che aveva solo 5 anni. Pietro II fu un sovrano colto e abile politico, ma utilizzò metodi dispotici per governare. Nel 1889 gli ambienti conservatori si appoggiarono all’esercito per sconfiggere il regime e proclamare la repubblica. Con la nuova costituzione repubblicana fu creato uno stato laico e federale con istituzioni analoghe a quelle degli Stati Uniti. Nel corso degli anni il sistema governativo è cambiato più volte fino ad arrivare all’attuale regime presidenziale confermato da un referendum popolare nel 1993.

 

ECONOMIA

Solo una porzione modesta del territorio viene sfruttata in modo adeguato. Ci sono grandi piantagioni di canna da zucchero, cacao (il Brasile è il secondo produttore mondiale), caffè, si coltiva inoltre mais (per il quale è al terzo posto nella produzione mondiale), soia, frumento e fagioli neri. Le grandi proprietà terriere sono dedicate all’allevamento. L’industria siderurgica è fiorente, ben sviluppata è anche l’industria tessile, automobilistica e metallurgica e anche l’industria che sfrutta le immense risorse forestali del paese.
Il ferro è una delle più importanti risorse minerarie, ma il Brasile dispone anche di altre immense ricchezze come Bauxite, oro, rame, uranio, diamanti e gemme varie.