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   Gli
      Stati Uniti d’America sono una repubblica federale di tipo
      presidenziale, che si estende nel continente nordamericano fra il Canada a
      Nord e il Messico a sud per 9.372614 Km quadrati con 248.709.873 abitanti,
      La capitale è Washington, altre città importanti sono New York, Chicago,
      Los Angeles, Filadelfia ecc.
 L’unione
      è formata da 50 stati di cui 49 continentali e 1 insulare, l’arcipelago
      delle Hawaii. Altri territori legati agli USA con status particolari sono:
      Portorico, le isole Vergini Americane, Guam, le Samoa Americane od
      Orientali, le Marianne Settentrionali, le Marshall, le Cardine Orientali  e altre isole del Pacifico.
      
        
      
       TerritorioSi
      distinguono 4 grandi zone: 1 la pianura costiera atlantica; 2 gli
      Appalachi (massiccio di origine molto antica); 3 le grandi pianure
      centrali; 4 il grande sistema delle montagne rocciose e delle catene
      occidentali,  I
      grandi fiumi statunitensi, fatta eccezione per il S. Lorenzo, hanno corso
      longitudinale, ossia da nord a sud. Interrotti da rapide e cascate
      scendono dagli Appalachi all’Atlantico e sono sfruttati per la
      produzione di energia idroelettrica. Fra i più importanti ricordiamo il
      Mississippi, il Rio Grande  e
      il Colorado. Il territorio statunitense presenta inoltre numerosi bacini
      lacustri come il Grande Lago salato nella zona occidentale, e la regione
      dei Grandi Laghi lungo il confine Canadese.
 Il
      clima di tipo continentale è strettamente legato alla disposizione
      geografica. L’Ovest generalmente arido, dove le precipitazioni sono
      scarse; la costa settentrionale ha un clima temperato–umido e infine la
      California dove insieme a zone che godono del mite clima mediterraneo, si
      affacciano zone desertiche.
      
        
      
       PopolazioneFatta
      eccezione per gli indiani, il popolo americano si è costituito attraverso
      l’immigrazione di inglesi, danesi, tedeschi e scandinavi a cui va ad
      aggiungersi l’immigrazione forzata dei negri che oggi costituiscono il
      12.4% della popolazione. Alla fine del XIX secolo giunsero anche Cinesi e
      giapponesi. Negli USA si parla la lingua inglese, la moneta è il dollaro.
      Vengono seguite più religioni: i protestanti sono oltre il 49%, i
      cattolici il 30%, gli ebrei il 3% e i greco-ortodossi il 2% come i
      musulmani.  
      
       Storia e
      politicaAlla
      fine del XVIII secolo il territorio americano era quasi completamente
      conosciuto. La guerra dei 7 anni conclusasi vittoriosamente per la Gran
      Bretagna permise alle 13 colonie britanniche dell’America Settentrionale
      di estendersi fino all’Ohio e al Mississippi. Nello stesso tempo
      iniziarono i contrasti con la madre patria che portò a una crisi profonda
      e dette inizio ad ostilità che terminarono solo con la dichiarazione
      d’indipendenza del 4 luglio 1776, con cui venne proclamata la nascita
      degli Stati Uniti d’America. Nel 1789 G. Washington fu eletto primo
      presidente d’America. Inizialmente il sud era agricolo e il Nord in via
      di industrializzazione , l’espansione ad Ovest e la formazione di nuovi
      stati isolò il Sud all’interno dell’Unione, seguì la sanguinosa
      guerra di secessione; durò quattro anni, fu aspra e sanguinosa. Alla fine
      furono i Nordisti, grazie alla loro superiorità industriale che
      riuscirono a imporsi. La prima conseguenza f u l'abolizione della schiavitù
      (1865). Alla vigilia della prima guerra mondiale gli USA erano una delle
      massime potenze economiche mondiali. Alla fine del 1929 scoppiò negli Usa
      una crisi economica senza precedenti, fu Roosvelt che provvide a
      riorganizzare l’economia generale. Durante la seconda guerra mondiale
      invece gli U.S.A. divennero l’arsenale della coalizione antitedesca ed
      entrarono ufficialmente in guerra nel 1941. Alla fine della guerra gli USA
      dovettero affrontare i seguenti problemi: riorganizzare la politica del
      mondo secondo i principi democratici, risanare l’economia dei paesi
      vinti e alleati, bloccare l’avanzata del comunismo; iniziò così la
      guerra fredda. Con il presidente Kennedy (1960) migliorarono i rapporti
      con Mosca, ma fu assassinato nel 1963. Il nuovo presidente L B Johnson
      dovette affrontare i problemi della guerra del Vietnam, il successore
      Nixon continuò l’apertura con il mondo comunista con una visita a
      Pechino, ma lo scandalo Watergate segnò il suo definitivo tramonto. Sotto
      la presidenza di Ford finì la guerra nel Vietnam. Gli altri presidenti
      che seguirono furono Carter e Reagan. Con quest’ultimo iniziò un
      dialogo volto all’allentamento delle tensioni con l’Unione Sovietica.
      Il suo successore Bush dovette affrontare la Crisi del Golfo Persico. Dal
      1992 al 2000 è stato presidente Clinton.  
      
       Economia Gli
      Usa sono al primo posto nel mondo per la produzione industriale
      (siderurgica, meccanica, automobilistica, aereonautica), energetica e
      mineraria. La loro economia domina quella mondiale attraverso gli
      investimenti e la creazione di filiali all’estero (multinazionali). La
      varietà di condizioni climatiche degli USA determina la diversificazione
      dell’agricoltura. Gli USA sono al primo posto nella produzione mondiale
      di mais, al secondo per gli agrumi, il frumento e per il cotone.
      Importantissimo è anche l’allevamento (bovini, ovini e suini),
      praticato nelle praterie, che alimenta l’industria casearia. Per quanto
      riguarda la pesca marittima sono al quinto posto per quantità di pesce
      pescato. Inoltre il territorio degli stati Uniti ha enormi riserve
      energetiche (antracite e petrolio) e immensi giacimenti minerari ( ferro,
      rame, bauxite).
 Anche
      l’industria cinematografica, che ha la sua sede principale a Hollywood,
      è la più importante del mondo. 
      
       
      
      
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