| LA BATTAGLIA DI CECINA |
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Cecina, situata a 35 km dal porto chiave di Livorno ha subito circa 44
bombardamenti, perché era uno snodo stradale e ferroviario di notevole
importanza. I bombardamenti si sono svolti in sette mesi il primo avvenne il 4
novembre del 1943 e l'ultimo l'8 giugno del 1944.I bombardamenti venivano
effettuati sia di giorno che di notte da americani e inglesi che combattevano
con aerei più o meno potenti. Lo scopo di questi era di distruggere qualsiasi
infrastruttura che servisse da collegamento. Di solito gli americani attaccavano
di notte a alte quote per non essere intercettare dai radar delle compagne aeree
tedesche e miravano punti precisi. Mentre gli inglesi mitragliavano con i caccia
a basse quote e di giorno. Gli alleati colpirono però oltre ai ponti e alle
ferrovie, anche molte case e fabbriche così che costrinsero la popolazione a
spostarsi nelle campagne, e molti furono gli sfollati. Poichè i tedeschi
temevano uno sbarco degli alleati dalla costa. Furono costruiti molti
bunker da contadini italiani obbligati dai tedeschi. Ancora oggi sono presenti
nella zona della Mazzata mentre ne sono stati distrutti nella zona di Vada e
delle Gorette. In questi bombardamenti ci furono molte vittime civili, furono
distrutti molti edifici, uno di questi l'ospedale che saltò in aria a causa di
una bomba a tempo. La prima vittima civile
dei bombardamenti di Cecina fu Eva
Montevecchi, rimasta famosa per aver salvato i suoi due bambini coprendoli con
il proprio corpo. Questo episodio colpì molto l'opinione pubblicate una vignetta
con la protagonista di questo episodio, venne disegnata per la " Domenica
del Corriere".